Un mappamondo sul tavolo per percorrere un viaggio verso una destinazione reale e simbolica: Auschwitz, con in mano il libro "Chiedimi dove andiamo".
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Come raccontare Auschwitz ai giovani viaggiando sui treni della memoria. I viaggi della memoria non sono viaggi turistici ma percorsi interiori di formazione alla fine dei quali si torna alla quotidianità rinnovati e trasformati. Fare esperienza del trauma e dell'orrore vissuto nei campi di concentramento e di sterminio significa entrarvi in profonda empatia e permettere ai luoghi, alle persone, alle emozioni di dialogare con il profondo dell'anima di ciascun partecipante. È allora che la memoria del passato si trasforma in consapevolezza e responsabilità nell'impedire che il Male possa ancora una volta irretire ed ammaliare le coscienze così da renderle complici indifferenti di atrocità. La conversazione con l'autrice spazia tra le tante domande poste dagli studenti e studentesse della VB Liceo Classico, evidenziando il suo impegno nel fare formazione con e tra i giovani.